Piccoli treni per piccoli plastici (parte 3)
Con il pezzo di oggi andiamo a chiudere il discorso iniziato un paio di settimane fa con la prima e la seconda parte di questo articolo.
Facendo riferimento all’esempio di linee già pubblicate nella seconda parte, vediamo quale sarà il traffico presente su ciascuna linea. Ad occhio si potrebbe affermare che la relazione A-B sarà la più “affollata”.
Qui utilizzeremo per i treni a lunga percorrenza ad esempio una E.444R+5 carrozze Gran Confort e UIC Z1 in livrea bandiera oppure degli ETR450. Questi, data la loro lunghezza e la loro importanza nell’orario, non si fermeranno mai nella nostra stazioncina di paese, ma potremo comunque giustificare il loro passaggio sulla nostra ferrovia posizionandoli e rimuovendoli dalla stazione nascosta secondo necessità.
Per il traffico Interregionale invece una E.646 navetta + 3 carrozze MDVE faranno al caso nostro.
Infine per il traffico regionale potremmo utilizzare una E.424 navetta + 3 carrozze piano ribassato.
La relazione A-C a traffico moderato, vedrà invece impiegati solamente mezzi a trazione termica e a bassa affluenza. Qui potremmo utilizzare per i servizi interregionali una D.445 alla testa di 2 carrozze MDVC oppure una composizione particolare con la D.345 attrezzata per treni navetta, un carro riscaldo e due MDVC. Un paio di Aln668 o Aln663 per il servizio regionale saranno più che sufficienti.
Questo è solamente un principio di esercizio ferroviario, in quanto potremmo approfondire di più l’argomento tracciando dei veri e propri orari grafici, facendo incrociare alcuni treni nella nostra stazione, simulando le precedenze o gli incroci appunto, così come fanno le ferrovie reali. Inoltre potremmo ampliare ulteriormente il nostro parco macchine, in quanto non è detto che ad esempio il regionale 20200 da A a B in arrivo alla nostra stazione mettiamo alle 20.30, debba per forza essere composto sempre dallo stesso specifico materiale.
Magari ogni tanto possiamo variare locomotiva, con lo stesso modello ma diversa numerazione, oppure con altra compatibile. ( es 2 E.424 navetta con diversa numerazione oppure una E.656 di sesta serie navetta)
Quindi per un totale di soli 2 binari nella stazione in vista e 5 binari nella stazione nascosta, possiamo incrociare treni di differente materiale rotabile, senza per questo rinunciare ad un minimo di realismo.
In definitiva potete vedere nella foto di copertina quanto materiale si riesce a collezionare ed utilizzare anche solo con un piccolo plastico. I miei sono alcuni dei mille esempi a cui attingere, il bello è anche andare alla ricerca di casi particolari realmente esistiti, che in un piccolo plastico possono attirare sicuramente l’attenzione dell’osservatore ed impreziosire tutta la scena.
Se si conta poi che per ogni epoca si potrà cambiare materiale, la collezione potrebbe aumentare a dismisura. Possiamo prendere in esame anche gestioni di linee regionali, quali Trenord, oppure inventarcene una tutta nostra con rotabili noleggiati oppure ripitturati con la nostra livrea preferita.
Come vedete il nostro amato hobby ci da la possibilità di giocare mesi e mesi con i nostri piccoli treni anche in pochissimo spazio. L’unico limite è la nostra fantasia e la nostra voglia di divertirci.